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È l'architettura sviluppata nell'ambito della civiltà minoica, la civiltà cretese dell'età del bronzo circa 3000-1050 a.C.
È l'architettura sviluppata nell'ambito della civiltà micenea, che si sviluppò in Grecia circa 1500-1100 a.C.
L'architettura greca viene suddivisa, come tutta l'arte greca, convenzionalmente in tre periodi: nel periodo arcaico abbiamo la costituzione degli ordini architettonici e l'erezione dei primi templi. In età classica, corrispondente al V e IV secolo a.C., l'erezione di capolavori come i templi dell'Acropoli di Atene, in età ellenistica la diffusione del linguaggio greco in buona parte del Mar Mediterraneo.
Rispetto all'architettura greca, di cui rielabora talvolta il linguaggio, l'architettura romana si basa sulla conquista dello spazio interno dando vita a quella che Siegfried Gideon definì la concezione occidentale dello spazio. Le straordinarie realizzazioni di età imperiale furono rese possibili grazie anche all'alto livello tecnologico raggiunto dall'ingegneria romana del tempo.
È un'architettura soprattutto ecclesiastica. Rielabora forme romane come la basilica, adattandola al culto cristiano.
L'architettura bizantina è l'architettura che si è sviluppata nell'Impero Romano d'Oriente e nelle regioni sottoposte al suo influsso politico e culturale, come l'esarcato di Ravenna. Dopo la caduta dell'Impero d'Oriente ebbe seguito nelle aree europee e asiatiche di confessione ortodossa, come nell'Impero russo.
L'architettura merovingia si sviluppò nei territori europei governati dai Franchi, tra il V e l'VIII secolo nelle antiche Gallia e Gallia Belgica
L'architettura carolingia si sviluppò a partire dalle fortune dei sovrani franchi prima della dinastia dei Pipinidi (da Pipino il Breve), chiamata poi dinastia carolingia in onore di Carlo Magno.
Per architettura ottoniana si intende l'attività costruttiva fiorita in Europa occidentale a partire dalla dinastia ottoniana, all'incirca dall'887 (deposizione di Carlo Il Grosso) fino all'anno Mille, con particolare riferimento quindi al IX e X secolo. Nell'area di influenza germanica si ebbe una continuità tra architettura ottoniana e architettura romanica, tanto che alcuni edifici dell'XI secolo possono essere ascritti ad entrambi gli stili.
Sviluppata in Italia tra VII e VIII secolo nei territori soggetti al Regno longobardo, mescola elementi bizantini e sviluppi originali. Le testimonianze sono scarse, poiché gran parte degli edifici è stata rimaneggiata in epoche successive.
L'architettura preromanica è quella fase dell'architettura europea che si sviluppa fra il VIII e il X secolo, durante la quale ha luogo una fase di attiva elaborazione di modi costruttivi e decorativi che il gusto romanico riprenderà per elevarli a sommo livello artistico.
L'architettura romanica è l'architettura dell'occidente europeo prevalentemente nei secoli XI e XII. Le maggiori realizzazioni sono edifici religiosi come cattedrali, pievi e abbazie ed edifici civili come castelli e palazzi.
L'architettura arabo-normanna è lo stile del costruire proprio dell'epoca normanna, che si diffuse principalmente in Sicilia e nell'Italia meridionale nel XII secolo. L'aggettivo "arabo" deriva dalla forte influenza degli architetti arabi, mentre quello "normanno" dalla stirpe reale dominante.
Nasce nella metà del XII secolo nell'Ile de France e si diffonde in tutta Europa. È caratterizzata da una innovativa e ardita tecnica costruttiva e dalla ricerca di nuove forme spaziali. Vedi anche tecniche costruttive dell'architettura gotica.
L'architettura del Rinascimento ebbe origine a Firenze, agli inizi del Quattrocento, principalmente grazie all'operato di alcuni artisti e intellettuali fiorentini come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti.
L'architettura manierista è quella fase dell'architettura europea che si sviluppò indicativamente tra il1530 ed il 1610, cioè tra la fine del Rinascimento e l'avvento del Barocco.
L'architettura barocca è quella fase della storia dell'architettura europea che comprende i secoli XVII e XVIII e che, nell'ultima sua fase, prende il nome di rococò. Il termine barocco, originariamente dispregiativo, indicava la mancanza di regolarità e di ordine.
L'Architettura del Settecento è caratterizzata dalla coesistenza di più stili, frutto di diverse tendenze culturali.
L'architettura del neoclassicismo si sviluppa fra la seconda metà del XVIII secolo e il XIX secolo. I teorici di questo periodo sostengono la necessità che l'architettura sia derivata da basi razionali, rispecchiate negli ordini classici, e che si eviti la licenza e il "cattivo gusto" che avrebbe, a parer loro, caratterizzato l'architettura del XVII secolo e del rococò.
Nell'architettura della prima metà dell'Ottocento si impone inizialmente la tendenza neoclassica, già presente nella seconda metà del Settecento,
ma, in concomitanza con il diffondersi della sensibilità romantica e il conseguente interesse per lo storicismo, ben presto si manifestano tendenze architettoniche che propongono il recupero di
"stili" di epoche precedenti (in particolare il medioevo come presunta culla delle identità nazionali), caratterizzate dal prefisso “neo” (neoromanico, neogotico ecc.), che vengono
definite anche con il termine revivalismo.
L'architettura del Novecento può essere schematizzata in quattro grandi periodi storici: il periodo antecendente alla prima guerra mondiale; quello compreso tra le due guerre; un terzo
compreso tra il 1945 ed il 1989, anno della caduta del muro di Berlino; un quarto che congiunge le tendenze dell'ultimo decennio del Novecento con quelle del XXI secolo.
Con architettura contemporanea si intende l'architettura prodotta odiernamente e quella degli ultimi decenni, indicativamente dagli anni ottanta ad oggi. Il breve lasso di tempo che intercorre tra la produzione dell'opera architettonica e la lettura critica dell'opera stessa è tale che l'individuazione delle correnti di pensiero dei progettisti e la qualità delle loro opere è spesso controversa ed assai dibattuta.