Architettura georgiana è il nome dato nei paesi anglofoni agli stili architettonici che si sono susseguiti fra il 1720 e il 1840, che prendono il nome dai quattro monarchi inglesi chiamati George.
Rimpiazzando il Barocco di Christopher Wren, John Vanbrughe Nicholas Hawksmoor per effetto della pubblicazione delVitruvius Britannicus di Colen Campbell e dell'opera di Richard Boyle di Burlington, del suo allievo William Kent, di Thomas Archer e di Giacomo Leoni, si può definire georgiano ilPalladianesimo, lo stile gotico e il Rococò inglese. A partire dalla metà degli anni Sessanta del XVIII secolo, un'ampia gamma di stili neoclassici ottenne successo in Inghilterra: fra gli architetti che utilizzarono questi stili si possono citareRobert Adam, James Gibbs, William Chambers, James Wyatt,Henry Holland e John Soane.
L'architettura georgiana è caratterizzata dalle proporzioni matematiche utilizzate per determinare, ad esempio, l'altezza di una finestra in funzione della larghezza o la forma di una stanza. "Regolarità", che implica simmetria, era la parola d'ordine, ad esempio, della facciata nei confronti della strada. I progetti georgiani usavano spesso elementi classici e un lessico decorativo derivato dall'Antica Roma o dall'Antica Grecia.
Caratteristiche dello stile erano l'uso di pietre o mattoni e l'impiego di portici per rendere più enfatici gli ingressi.