Con Architettura persiana o Architettura iraniana si intende l'architettura dell'area del cosiddetto Grande Iran, caratterizzata da vicissitudini
storiche e culturali comuni sin da un'epoca risalente almeno al 5000 a.C. fino ai giorni presenti. Si possono rintracciare elementi tipici dell'architettura persiana su un'amplissima area che si
espande pressappoco dalla Siria all'India settentrionale fino ai confini con la Cina e dal Caucaso fino aZanzibar. Sono presenti all'interno di questo vasto
contenitore numerosissime tipologie di edificio: dalla capanna per contadini alle sale da tè, fino ai meravigliosi padiglioni presenti nei giardini e ad "alcune
delle più maestose strutture che il mondo abbia potuto vedere".
La Piazza Naqsh-e jahàn di Isfahan rappresenta l'apice dell'architettura persiana del XVI secolo.
L'architettura persiana mostra di sé una grande varietà, sia dal punto di vista strutturale che estetico, sapendosi sviluppare gradualmente e coerentemente nel corso dei secoli, traendo spunto
dalle precedenti tradizioni ed esperienze. Senza improvvise innovazioni, e nonostante il continui traumi dovute alle varie invasioni subite, ha mantenuto "una distinta individualità rispetto agli
altri paesi musulmani". Varie sono le caratteristiche fondamentali rintracciabili: "una marcata attitutidine per le forme e le proporzioni; inventiva strutturale, specialmente nella
costruzione di volte e cupole (gonbad); un gusto geniale nella decorazione, con una libertà espressiva ed una riuscita non comparabile con qualsiasi altra
architettura".
Tradizionalmente, l'elemento guida e caratterizzante dell'architettura iraniana è stato il proprio simbolismo cosmico "per il quale l'uomo è messo in comunicazione e partecipazione con i poteri del paradiso".Tale tema, condiviso virtualmente con pressoché tutte le altre culture asiatiche e persistente ancora in tempi moderni, non solo ha dato unità e continuità all'architettura della Persia, ma è stato anche una delle fonti principali nella scelta dei suoi caratteri espressivi.
« "La suprema arte iraniana, nel senso stretto del termine, è sempre stata l'architettura. La supremazia dell'architettura è stata attuata sia nel periodo pre-islamico che in quello post-islamico." » |
Pricipi fondamentali
L'architettura tradizione persiana ha mantenuto una continuità tale da risultare - sebbene spesso evitata dalla cultura occidentale o temporaneamente deviata da conflitti politici interni o
ingerenze esterne - difficilmente confondibile con altre tradizioni architettoniche. In tale architettura "non esistono edifici banali; persino i padiglioni all'interno dei giardini denotano
nobiltà e dignità, ed anche il più umile deicaravanserragli trasuda fascino. Per la loro espressività e capacità di comunicare, la maggior parte degli edifici persiani si dimostrano chiari,
persino eloquenti. La combinazione di intensità e semplicità delle forme fornisce immediatezza, mentre l'ornamento e - spesso - il sottile riguardo per le proporzioni invitano
all'osservazione".
Nell'architettura iraniana traspaiono dunque come caratteri fondamentali:
L'architettura tradizionalmente caratterizzante l'area del cosiddetto Grande Iranelaborata nel corso dei secoli può essere indicativamente categorizzata secondo sette categorie stilistiche,
o sabk:
L'architettura persiana ha sempre fatto un uso importante della geometria simbolica, utilizzando forme pure quali il quadrato ed il cerchio. Le planimetrie inoltre sono per la maggior parte dei casati distribuite con disposizione simmetrica.
Alcuni elementi caratteristici dell'architettura persiana si sono mantenuti in maniera pressoché immutata durante tutta la lunga storia dell'Iran. Spiccano per la persistenza nel corso dei secoli una forte preferenza per l'esecuzione di elementi in scala e per l'utilizzo di forme semplici e monumentali. Sono inoltre da menzionare alcune caratteristiche decorative preminenti, l'inserimento di portali archiacuti posizionati all'interno di nicchie, l'uso di colonne con capitelli a Beccatello e la scelta di alcune scelte ricorrenti nella progettazione tanto in pianta quanto in alzato. Nel corso dei secoli, per volere dell'interminabile successione deiregnanti, questi elementi sono ricorsi all'interno delle tipologie più disparate di edifici, destinati ai più vari usi.
Il portico colonnato, o talar, visto nelle tombe scolpite nella roccia nei pressi di Persepoli, riappare nei templi sasanidi e, più tardi, in tarda epoca islamica caratterizza numerosissimi palazzi e moschee, fino ad adattarsi all'architettura delle sale da tè. Analogamente, ilgonbad su quattro arcate, così caratteristico dell'epoca Sasanide, si ritrova in seguito in numerosi cimiteri e Imamzadeh dell'Iranodierno. La simbologia della torre terrena che si ricongiunge attraverso il cielo con le torri divine del paradiso perdurò fino al XIX secolo, mentre l'uso della corte o della vasca interna, l'ingresso angolare e l'estensiva decorazione sono elementi di origine antica eppur tutt'oggi presenti nell'architettura iraniana contemporanea.
Materiali
I materiali da costruzione disponibili guidarono in maniera determinante le forme principali dell'architettura tradizionale iraniana. La disponibilità di argilla, facilmente recuperabile in
numerose località, incoraggiò la più primitiva di tutte le tecniche costruttive, con fangomodellato, compresso ed essiccato al sole. Tale tecnica, utilizzata in Iran da tempi immemorabili,
non è stata ancora completamente abbandonata nemmeno al giorno d'oggi. L'abbondanza di argilla, in abbinamento ad una malta di calce di qualità particolarmente elevata, facilitò lo
sviluppo del mattone.
Gli stili pre-islamici caratterizzano circa quattro millenni di sviluppo architettonico curato dalle varie civiltà presenti sull'altopiano iraniano. L'architettura iraniana islamica raccoglie numerosi spunti dalle architetture precedenti, con motivi geometrici e ripetitivi e superfici riccamente decorate con piastrelle vetrate, stucchi intarsiati, motivi laterizi, decorazioni floreale e calligrafiche.