Spettacolo teatrale "I bambini non dimenticano"
Di lavori su Anna Frank ne avevo realizzati parecchi nelle scuole in cui ero stata, ma uno lo avevo in mente da anni, ma non mi era stato possibile realizzarlo. Si trattava di mettere in scena la storia di Anna e di tutte le altre "Anne" del mondo, bambine che hanno in comune la stessa sorte, o meglio, quella che qualcuno ha programmato per loro, bambine che hanno sofferto e continuano a soffrire le atrocità della guerra e che, anche se scampate alla tragedia, sentono ormai morta la propria anima.
L'ultimo anno della mia carriera scolastica, ne parlai ad un collega (che era arrivato proprio alla "Sanzio" quell'anno), il quale, entusiasta dell'idea, immediatamente si mise a mia completa disposizione ed insieme creammo quello che è stato forse, il più bel lavoro realizzato nelle scuole sul tema dell'olocausto.
Raccontare per lasciare memoria a chi non ne ha. Questo è stato il messaggio del lavoro teatrale, che è stato recitato da ragazzine alla loro prima esperienza, ma capaci di dimostrare grande intensità interpretativa.
Intreccio drammatico di ancor tenere vite, narrate da bambine dei nostri tempi. Vite spezzate sul nascere o sopravvissute, bambine che non hanno dimenticato i loro genitori uccisi, i loro fratelli e sorelle assassinati, i loro parenti e amici persi nel più obbrobrioso male del pianeta, la guerra.
La guerra scatenata dalla sconsiderata idea di superiorità, dall’odio verso la razza, dalla paura della diversità, dalla follia del genere umano.
Su di uno stesso asse si snodano, in tempi differenti, la storia di Anne Frank, Ania Hamid e Anna Filipovic, bambine che hanno imparato a nascondersi, a fuggire, la cui paura ha reso più acuti i loro sensi e che hanno voluto raccontare le pagine della loro infelice storia affinché, forse un giorno, avessero potuto lasciarne memoria.
Cambiano i panorami storici, ma rimane purtroppo indelebile il segno dell’uomo che non si ferma davanti a niente e nessuno senza alcuna pietà.