da "guidasicilia"
In giro per l'isola |
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L'ultimo sisma, di natura sottomarina, risale al 1891; tuttavia si verificano ancora diversi fenomeni vulcanici: le buvire, o pozzi di acqua salmastra con temperature fino a 70 °C; le favare, getti di vapore acqueo a circa 100 °C; le grotte naturali con emanazioni di vapori dette bagni asciutti o stufe.
Stagliata sull'intenso blu del mare, la montagna è interamente ricoperta di In primavera la macchia pantesca si arricchisce del giallo delle ginestre, del rosso del "corallo di terra" e dei colori delle bouganvillee. Attorniata da altri 24 coni craterici, detti cuddi, la Montagna Grande domina tutta l'isola. Caratteristico di questo paesaggio, a circa 6 km dal centro, è il Bagno dell'Acqua, un laghetto costiero all'interno di un cratere spento, alimentato da calde correnti sotterranee. Paesaggio naturale e paesaggio urbano si fondono in perfetta armonia tra l'azzurro intenso del mare e il verde dei profumatissimi e coloratissimi arbusti. Il periplo dell'isola, in barca o via terra, offre spettacolari vedute. Dalla cima della Montagna Grande, nelle giornate di perfetta visibilità, si possono scorgere le coste africane e quelle della Sicilia. Lungo i 50 km di costa si aprono, invece, deliziose e pacifiche calette dalle acque cristalline ricche di pesci e grotte accessibili solo dal mare.
Gran parte del territorio è poi ricoperto da vigneti, da cui si ricava il rinomato Passito di Pantelleria. E ancora uliveti e cappereti. Pantelleria è famosa, infatti, per la sua
produzione di capperi dall'aroma intenso e penetrante. |
Vademecum di viaggio |
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Ma per fortuna l'isola non è soltanto questo: anzi, la sua natura aspra e montuosa, il numero consistente di dammusi dispersi nelle pieghe del suo territorio e la miriade di calette e di approdi consentono anche, a chi vuole, di condurre una vacanza in completo relax e isolamento, salvo poi a scendere in piazzetta per il rito dell'aperitivo. Pantelleria è isola selvaggia e primitiva, scura, sempre sferzata dal vento e anche inospitale con chi non la ama, con chi cerca ad esempio la comodità di un mare facilmente raggiungibile e di una costa dolce ed accogliente. Ma sa dare il meglio di sé a chi le vuole bene, emozioni che mozzano il fiato, panorami incantati, le immagini di una natura che lotta costantemente con sé stessa e ancora, il dolce languore dei pomeriggi assolati passati davanti ad un bicchiere fresco di passito. Il passito di Pantelleria: nettare dolce che scalda le vene. Assaggiatelo, per capire in un attimo quali sublimi traguardi possono raggiungere l'uomo e la natura se imparano a collaborare anziché combattersi strenuamente. Noi vi consigliamo il Bukkuram '94 imbottigliato da Marco De Bartoli o il Khamma '96 e il Martingana di varie annate prodotto da Salvatore Murana. E' l'unico coltivatore di lenticchie pantesche, piccole e saporitissime, i suoi pomodori secchi sono un pezzo di storia da difendere, l'olio extravergine di produzione propria (biancolilla) ha in sé tutti i sapori del Mediterraneo: Murana è insomma un vero divulgatore della cultura del territorio. Un territorio ricchissimo e che fornisce materia pregiata per la cucina locale, anch'essa di altissima qualità. Provate la pasta fatta in casa in un qualsiasi ristorante dell'isola: i ravioli di ricotta e menta, gli spaghetti al pesto pantesco, i cavatoni con il pesce spada, la menta e il basilico, gli spaghetti con pomodori secchi, paté di capperi e pan grattato. Continuate poi con il migliore pesce del mondo: i gamberoni che qui cuociono con l'uva zibibbo, lo spada impanato, la ricciola alla pantesca, con capperi e pomodoro… Finite con un dolce di ricotta e un bicchierino di dolce passito … e non vorrete più andare via dall'isola.
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