Un passo dopo l’altro. Intorno l’ambiente, che passo dopo passo diventa noi stessi.
Chiunque, giunto a Trapani, si dirige dalla zona del porto verso Marsala, noterà una moltitudine di bianchissimi cumuli di sale che si alternano ad una scacchiera di regolari
specchi d'acqua di varie gradazioni cromatiche: è il paesaggio, unico, delle saline. Salvate dal degrado e dall'abbandono grazie alla recente trasformazione in riserva naturale le
saline di Trapani e Paceco, oltre al loro grande valore storico e paesaggistico, ricoprono un'importanza naturalistica non indifferente. Infatti questo straordinario ambiente,
apparentemente inospitale e monotono, è ricco di sorprese che incuriosiranno anche il visitatore più distratto.
Oltre alle interessanti presenze della flora alofila (dal greco amica del sale), non mancheranno piacevoli incontri con numerose specie di uccelli acquatici che, nelle
acque delle saline trovano abbondante nutrimento. Specialmente nei mesi invernali e nei periodi di passo, le saline si trasformano in veri e propri serbatoi ornitologici: dai più
comuni gabbiani alle migliaia di anatre e di limicoli. Con un pizzico di fortuna, si potranno ammirare rare specie come l'avocetta ed il fenicottero rosa che
qui trova di che nutrirsi grazie all'abbondanza, in queste acque, di artemia salina, un microcrostaceo unico componente della dieta di questa elegantissima creatura.
Percorrendo da Trapani la SP. 21 in direzione Marsala si segue l'indicazione turistica per il mulino Maria Stella. Parcheggiata l'auto, ci si incammina lungo un sentiero che
sulla destra fiancheggia la salina Paceco e sulla sinistra il torrente Baiata seguendo l'argine sino alla prossimità della foce.
Da lì, costeggiando il mare aperto, attraverso un paesaggio straordinario fatto di pittoreschi mulini a vento ormai abbandonati e montagne di sale coperte da tegole in terracotta,
si raggiunge la torre Nubia ed il Museo delle Saline. Quest'ultimo, ospitato all'interno dei settecenteschi edifici della salina Culcasi è ricco di
reperti e testimonianze del passato e del presente ed inoltre offre, su prenotazione, la possibilità di pranzi per piccoli gruppi.
Dopo la visita delle saline si raggiunge Erice, straordinario abitato medievale, che sorge in cima al monte omonimo e che domina, dall'alto dei suoi 756 s.l.m., tutta la
città di Trapani. Erice, dalle origini antichissime, nacque inizialmente come fortezza costruita attorno alTempio di Venere su cui ora sorge l'omonimo castello. Il principale
motivo di interesse è senz'altro l'impianto urbano di Erice, caratterizzato da strette viuzze e piccole piazze disposte all'interno di un perimetro triangolare tra i più singolari
della Sicilia.
Seguendo da Erice le indicazioni per San Matteo si giunge all'interessantissimo Museo Agroforestale allestito all'interno di un'antica masseria immersa nel
verde. Vi sono conservati svariati esemplari della fauna e della flora locali, un ricco erbario e numerosi attrezzi contadini di interesse etnografico
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