Marsala, Città del Vino
Sulla costa occidentale della Sicilia, su Capo Boeo, sorge Marsala estrema punta occidentale dell'isola, proprio davanti alle isole Egadi e
dello Stagnone. 'Maissala', come la chiamano in dialetto, è un grosso comune di circa 82 mila abitanti, famoso per il suo squisito vino liquoroso e perchè costituisce il
maggiore centro commerciale, agricolo e industriale della provincia di Trapani, da cui dista circa 30 Km. La città è per il numero degli abitanti il quinto centro siciliano dopo Palermo,
Catania, Messina e Siracusa e il 63° più grande d'Italia. Per tutti questi motivi, Marsala aspira da circa un secolo a diventare capoluogo di provincia ma senza successo.
Il centro abitato sorge sulle rovine dell'antica cittadella cartaginese di Lilibeo tanto che i suoi abitanti, ancora oggi, sono chiamati lilibetani. Per tutelare questo immenso
patrimonio storico, dopo decenni di edilizia selvaggia, si sta cercando di realizzare un vero e proprio parco archeologico, delimitando e scavando in una vasta area che corrisponde alla zona dove
un tempo sorgeva Lilibeo. I primi scavi in effetti, iniziarono negli anni '70 con il rinvenimento della cosiddetta 'Insula romana', una lussuosa abitazione con annesso impianto termale e una
pavimentazione a mosaici. Nelle vicinanze nell'ultimo decennio invece, è stato portato alla luce il decumano massimo, la via principale di epoca romana che partiva dal promontorio di Capo
Boeo e percorreva l'odierna Via XI Maggio. A questi ritrovamenti si aggiungono la Venere Callipige del II secolo e innumerevoli altre tracce di civiltà antiche come pavimentazioni,
utensili vari, resti di abitazioni e di strade.
Sempre sul territorio di Marsala si trova la Riserva naturale regionale delle isole dello Stagnone, una zona suggestiva importante non solo dal punto di vista naturalistico ma anche storico.
Una delle isole dello Stagnone è infatti Mothia, antico insediamento fenicio, i cui abitanti dopo l'assedio e la distruzione di Siracusa, fondarono Lilybaeum con l'aiuto dei
romani. La sua fondazione è strettamente legata a quella della città di Mothia, importanteinsediamento fenicio-punico fondato nell'VIII sec. a.C. Durante la prima guerra punica Mothia
fu assediata dai romani e difesa dal comandante punico Imilcone. A quel periodo risale uno prezioso relitto archeologico di una nave punica custodito nel Museo del Baglio Anselmi, che
costituisce l'unico esempio al mondo di reperto archeologico di imbarcazione da combattimento.
Le Chiese - Il nostro itinerario inizia dal centro storico della città, situato nel suggestivoquartiere del Cassero, una sorta di quadrilatero delimitato anticamente da una cinta
muraria della quale restano quattro bastioni cinquecenteschi. Il Cassero racchiude anche il cinquecentesco quartiere spagnolo che ospita gli uffici del comune, con Palazzo VII Aprilesede del
consiglio comunale. In piazza della Repubblica sorge la Chiesa Madre dedicata a San Tommaso di Canterbury. Secondo la leggenda la costruzione della Chiesa (avvenuta tra il 1173 e il
1189) fu avviata in seguito al fatto che una nave inglese che portava in Inghilterra delle colonne corinzie destinate alla costruzione di una chiesa in onore di San Tommaso di Canterbury fu
costretta, dalle cattive condizioni del mare, a fermarsi a Marsala. L'edificio ha una maestosa facciata barocca, mentre l'interno custodisce numerose opere pregevoli tra cui spiccano una bella
icona di Antonello Gagini e Berrettaro (abside sinistra) e, nel transetto destro, una delicata Madonna del Popolo, diDomenico Gagini (1490). Sopra quest'ultima, degna di nota
è la tela rinascimentale diAntonello Riccio raffigurante la Purificazione della Vergine. Sempre nella zona del Cassero, in Via XI Maggio, si trovano anche la Chiesa e il
cinquecentesco monastero di San Pietronell'antico quartiere ebraico. La facciata della Chiesa del 1559, è un vero e proprio gioiello d'arte, dominata da un ampio rosone a raggiera, e
l'interno a unica navata con copertura a botte. Il monastero adiacente è oggi adibito a museo civico nel quale spesso si svolgono manifestazioni culturali. Da non perdere inoltre, il
medievale Convento del Carmine e molte altre chiese, conventi, palazzi gentilizi di notevole valore storico, artistico e architettonico, costruiti in gran parte tra il XVI e il XVIII
secolo. Tra queste ricordiamo laChiesa dell'Addolorata nell'omonima piazza, voluta dai cittadini per ringraziare la Madonna di alcune grazie ricevute. L'elegante facciata convessa è divisa
in due ordini da una cornice, nel primo si apre un portone neoclassico sormontato da un cuore trafitto, simbolo della Madonna dell'Addolorata. L'interno, di forma poligonale, è chiuso da una
cupola con decorazioni a cassettoni.
L'Oratorium di Santa Cecilia in Piazza Purgatorio, del XVI secolo, ha una pianta a croce latina con tre navate divise da colonne in marmo. Fra il transetto e la navata centrale si erge una
cupola a costoloni rivestita di maioliche. Da non perdere la Chiesa dell'Annunziata, sorta su una precedente chiesa nel 1490. L'antica chiesa fu trasformata in sacrestia mentre le case
limitrofe in cappelle. Inizialmente la chiesa era dotata da un portico a tre fornici, coperto in legno, successivamente il solaio fu sostituito da volte a crociera secondo i dettami
rinascimentali. Rinascimentale è anche il motivo delle finestre del primo piano, sovrastanti portico e portale di accesso al convento. In età barocca la chiesa fu ridisegnata ad unica navata,
coperta da un dammuso lunettato, con alte finestre sugli archi laterali. Molto suggestiva è anche la cosiddetta 'Grotta della Sibilla Lilybetana'che si trova sotto la Chiesa di San
Giovanni Battista, costruita da san Giovanni Battistasotto il Capo Boeo, vicino alla costa. Nel corso dei secoli la 'Grotta' che si trova a 480 m di profondità, divenne parte integrante
dell'edificio. E' costituita da un'ambiente centrale e circolare coperto da una cupola in muratura e legato ad altri due ambienti uno orientato a nord, l'altro ad ovest. Il centro della stanza è
occupato da una vasca quadrata alimentata da una sorgente che sgorga dal pavimento. Un altare in pietra con un immagine di San Giovanni Battista del XV secolo completa l'insieme.
Leggenda vuole che questo luogo fosse abitato dalla Sibilla Cumana o Lilybetana e, in un angolo, si pùò riconoscere il giaciglio nel quale ella dormiva. Secondo un'altra
leggenda Ulisse in persona, in una delle sue tante peregrinazioni, si era fermato nella grotta per dissetarsi.
Castello medioevale e Musei - Il Castello medievale sorge in posizione elevata nella zona orientale della città. Molto probabilmente fu edificato in età normanna (agli inizi
del XIII secolo) e rafforzato in età sveva, come testimoniano alcuni elementi stilistici tipici dell'architettura federiciana. La città era collegata al maniero mediante tre vie che si inserivano
nel tessuto urbano, mentre altre due lambivano le mura orientali. Addossate al muro di cinta lungo il fossato erano presenti abitazioni povere e un area 'industriale' con botteghe
all'aperto. Chi si trova a Marsala può approfittare per fare un giro per uno dei tanti musei che la città offre. Tra questi ricordiamo il Museo degli arazzi fiamminghi, istituito grazie ad
una preziosa donazione, fatta da Monsignor Antonio Lombardo, già vescovo di Messina, di otto arazzi fiamminghi del tardo '500 che narrano le principali vicende della conquista di Gerusalemme
da parte dei romani Vespasiano e Tito. Interessante pure il Museo dell'Agricoltura Baglio Biesina, sulla via Salemi che custodisce utensili e attrezzi usati dai contadini risalenti anche ai
primi dell'800. Il Museo garibaldinoall'interno del Complesso Monumentale San Pietro invece, ospita preziosi reperti risorgimentali. Come abbiamo già detto sopra, un autentico
gioiello è custodito nel Museo Archeologico 'Baglio Anselmi' che ospita un relitto di nave punica ritrovata presso punta alga, sul litorale nord. Fu usata durante la Battaglia
delle Isole Egadi, che concluse laPrima guerra punica, ed è in assoluto l'unico esemplare al mondo, importantissimo per lo studio della tecnica navale fenicia.