Il mio sito

Pina Licciardello

Il sito in tutte le lingue

 I Video che ho dedicato alla mia Terra e alla mia Città

 

 

DUCI TERRA MIA!

CATANIA FOREVER

CATANIA BY NIGHT

CATANIA COM'ERA

          CATANIA SPARITA

     I QUARTIERI DI CATANIA 

        LE SPIAGGE PIU' BELLE

                DI CATANIA

GLI SCORCI PIU' BELLI

DELLA MIA SICILIA

        SICILIA: LA MIA TERRA

          PERLE DI SICILIA

CITTA' DELLA SICILIA

GIRO DELL'ETNA

dai "Ricordi di un viaggio in Sicilia" di Edmondo De Amicis

JEAN HOUEL

Un francese in Sicilia

ANDERSEN in SICILIA

L'Etna vista da Andersen

dai "Ricordi di un viaggio in Sicilia" 

Il contenuto di Google Maps non è mostrato a causa delle attuali impostazioni dei tuoi cookie. Clicca sull' informativa sui cookie (cookie funzionali) per accettare la policy sui cookie di Google Maps e visualizzare il contenuto. Per maggiori informazioni, puoi consultare la dichiarazione sulla privacy di Google Maps.

CONTATTI

Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti

Selinunte

Perle di Sicilia: Selinunte

 


  Il Parco delle meraviglie


Nota come uno dei siti archeologici più belli e rappresentativi della civiltà classica (VII-IV sec. a. C.), Selinunte è anche uno dei parchi più estesi del mondo. Distante circa 70 chilometri da Trapani, Selinunte si estende per 270 ettari ed è bagnata dai fiumi Cottone e Selinos (da cui il nome).

 

Stupisce l'urbanistica di questo luogo: uno dei più complessi ed articolati della Sicilia antica datato 580 a. C. L'immagine è quella di una città siceliota, con le rovine monumentali, i grandi templi isolati che dominano dalla collina, l'impianto viario, le case che affollano l'acropoli tagliata dalle due valli…
Il luogo che ospita Selinunte è una grande oasi naturale, immersa nella riserva del fiume Belice. Divenuta Parco archeologico grazie alle lotte tenaci contro l'abusivismo edilizio condotte dall'archeologo Vincenzo Tusa, Selinunte fu anche il centro degli scambi commerciali con l'Africa, agevolati dalla presenza di due porti molto attivi.

L'itinerario archeologico di Selinunte prevede innanzitutto la visita al grandioso Tempio G, sulla collina orientale; costruito a partire dal V sec. a. C., questo tempio mostra i resti delle sue proporzioni ciclopiche: un perimetro di metri 113 x 54 e una superficie di ben 6000 mq. 
Il tempio G è probabilmente di natura sacrale (dedicato al dio Apollo), così come gli altri due, E ed F, in stile dorico, consacrati rispettivamente ad Hera, e ad Atena e Dioniso.

 

Sulla collina occidentale, detta della Gaggera, si colloca un altro complesso: il santuario della Malophoros, così chiamato per le piccole statue sacrali femminili raffigurate con un melograno, e il tempio M. Ci troviamo nello spazio dell'acropoli che ospita, in totale, sei templi di dimensioni più ridotte: il "tempietto delle piccole metope" (VII-VI sec. a. C.), il tempio C, decorato con ornamenti floreali, e il tempio D, sempre in stile dorico.
L'acropoli e la città di Selinunte venivano chiuse dalle mura di cinta, i cui resti mostrano ancora le torri circolari e quadrate, e la porta principale.

Per completare la visita di questo splendido parco, si consiglia di percorrere la SS 115, oltre Campobello di Mazara: si giungerà alle cave di Cusa, dalle quali, certamente, provengono i materiali lapidei usati dai greci per costruire i grandiosi templi di Selinunte. Le cave di Cusa, insieme a quelle marmoree di Mileto (in Turchia), costituiscono un complesso unico al mondo. Conosciute anticamente come cave Ramuxara, prendono l'attuale nome dal barone Cusa, proprietario dell'intera zona; le ricerche archeologiche su quest'area sono state condotte dalla studiosa tedesca A. P. Bindokat che, rileggendo i segni della storia, ha ipotizzato il legame con Selinunte.