Capita spesso di andare in palestra e di tornare a casa non solo coi muscoli doloranti, ma anche con malanni di altro tipo, causati da germi e batteri che proliferano negli spazi stretti e umidi.
«L'acqua è l'ambiente privilegiato per la propagazione di microrganismi come il Cryptosporidium, che si trova nelle piscine, è resistente al cloro e provoca diarrea, o il Pseudomonas Aeruginosa, che cresce nelle vasche riscaldate degli idromassaggi e causa follicoliti anche gravi, mentre funghi, virus e stafilococchi si possono trovare neglispogliatoi o nelle docce e possono scatenare infezioni cutanee e gastrointestinali».
Una situazione raccapricciante, non c'è che dire, ma seguendo questa sorta di vademecum in dieci punti stilato dall'esperto, i rischi di ammalarsi in palestra o in piscina possono essere ridotti al minimo:
- evitare di camminare scalzi per scongiurare il pericolo verruche o simili
- coprire graffi o screpolature che potrebbero infettarsi a contatto con attrezzi o tappetini
- meglio portarsi da casa l'asciugamano da usare nella sala esercizi ed avere l'accortezza di pulire le impugnature degli attrezzi prima di
usarli
- asciugarsi con cura dopo la doccia per evitare che eventuali germi restino sulla pelle
- mai andare in palestra se non ci si sente in forma, per non contagiare gli altri
- chi frequenta palestre o piscine farebbe meglio a vaccinarsi contro l'influenza per impedire la propagazione del virus
- evitare palestre e piscine sovraffollate per limitare il rischio del contagio
- scegliere ambienti possibilmente ampi e con un buon ricambio d'aria (accertarsi che le finestre non siano minuscole e che l'impianto di aria
condizionata funzioni)
- meglio optare per locali che abbiano pavimenti in materiali facilmente lavabili e privi di intercapedini (lì la sporcizia si annida
maggiormente)
- controllare che gli spogliatoi siano lavati e disinfettati più volte al giorno e che attrezzi e tappetini vengano bonificati almeno una volta nel
corso della giornata