Negli ultimi anni diverse associazioni ambientalistiche, semplici comitati di cittadini e medici stanno mettendo l'accento sui gravi problemi che l'elettrosmog crea alla salute di tutti noi.
Come prima cosa dobbiamo sapere che questa forma di inquinamento non è data solo dai vari tralicci di antenne per la televisione o per la telefonia mobile, ma da tutti quelli apparecchi elettrici all'interno della nostra casa che se da una parte ci rendono la vita più semplice, dall'altra possono farci avere seri problemi. Sicuramente pochi di noi sono al corrente dei pericoli che corriamo dentro le nostre abitazioni o se ne siamo a conoscenza non sappiamo come affrontare questo problema.
Con questa guida vogliamo darvi alcuni piccoli consigli su come proteggersi dall'elettrosmog.
SCOPRI COME FARE
1. Partendo dal presupposto che tale inquinamento provoca il riscaldamento dei tessuti, creando al nostro corpo diverse patologie (insonnia, stanchezza, disfunzioni sessuali, irritabilità e...altre ancora) meno gravi ma anche incurabili come i diversi tipi di tumori sia negli adulti che nei bambini, si deve cercare di mettere in sicurezza la nostra casa.
2. La prima cosa da fare sarebbe quella di eliminare tutti quegli apparecchi elettrici di cui possiamo fare a meno: usiamo le classiche sveglie a batteria e non le più moderne radiosveglia; quando usiamo il cellulare mettiamo l'auricolare e facciamo in modo di fare brevi conversazioni; disponiamo nei nostri interruttori dei dispositivi che scollegano parti del sistema elettrico quando non vengono utilizzati. Inoltre per proteggerci dalle onde elettromagnetiche esterne si dovrebbero usare pannelli schermanti o vernici alla grafite. Anche stare vicini ad un forno a microonde è controindicato.
3. Non possiamo fare niente per ciò che riguarda le installazione di apparecchiature elettriche in un paese o in una città ma, almeno nelle nostre case possiamo cercare di tutelarci, soprattutto per la salute dei bambini che assorbono più velocemente di noi adulti questo tipo di onde Ogni giorno i nostri elettrodomestici ci sottopongono a dei veri e propri "bombardamenti" elettromagnetici per cui cerchiamo di ridurre al minimo, con pochi accorgimenti, questo pericolo.
Salvaguardiamo la nostra salute, nessuno meglio di noi può farlo in quanto verranno sempre prima gli interessi di tutte quelle aziende coinvolte, a qualsiasi livello, nella produzione di questi marchingegni.
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L’ elettrosmog è un “pericolo” abbastanza recente, nato dall'industrializzazione e dalla recente modernità. Con il termine “elettrosmog” si intende l’inquinamento prodotto dalle radiazioni elettriche e magnetiche. Questo tipo di radiazione è invisibile. Non per questo, però, risulta essere meno pericoloso dell’inquinamento “tradizionale”, quello cioè prodotto dagli scarichi delle automobili o dalle fabbriche.
1Ogni volta che si genera un passaggio di corrente all’interno di qualsiasi apparato, viene prodotto un “campo magnetico” misurabile da appositi apparecchi. L’unità di misura è denominata “Tesla”. Il valore di soglia, oltre il quale andrebbe prestata attenzione, è fissato in 0,2 microTesla. I campi elettrici sono sempre presenti nei cavi di un qualsiasi impianto elettrico e nei fili di ogni apparecchiatura che funzioni a “corrente”, anche quando l’apparecchio è spento, ma collegato ad una presa di corrente. In pratica la nostra abitazione contiene numerosi campi elettrici, tutti misurabili e potenzialmente dannosi. Vediamone qualcuno... ad esempio ogni tipo di apparecchiatura collegata alla rete (radiosveglie, luci eccetera). Ricordiamo che i “grovigli” di fili elettriciprovocati da numerosi apparecchi collegati con prese multiple ad un'unica fonte amplificano l’emissione di campi elettrici.
I telefoni cellulari sono generatori molto potenti di campi magnetici. Limitiamone l'uso e dotiamoci di auricolare. |
2Per ovviare il più possibile a questo inconveniente possiamo attuare alcuni semplici accorgimenti. L’ideale sarebbe effettuare una misurazione delle fonti di emissione, per farla però ci vuole un tecnico specializzato con apparecchiature idonee. Per andare sul sicuro, senza misurazioni e in constatazione del fatto che comunque l’elettrosmog è presente normalmente nelle nostre case e nei nostri uffici, facciamo così: per prima cosa aumentiamo la distanza tra gli apparecchi elettrici e noi. Consideriamo che le radiazioni potenzialmente dannose diminuiscono se siamo a circa 70-100 cm dall’apparecchio. Evitiamo prese elettriche e apparecchiature vicino ai letti. Ad esempio preferiamo le classiche sveglie a carica manuale o a pile, svolgono lo stesso servizio e non emettono radiazioni.
3Spegniamo gli apparecchi dopo averli usati Non utilizziamo la funzione “stand-by”, quella cioè che spegne la televisione (ad esempio) lasciando la classica lucina rossa accesa
Ricordiamo che in questo caso l’apparecchio è “virtualmente” acceso e produce elettrosmog, oltre che consumare corrente per niente. Sempre meglio, quando non utilizziamo elettrodomestici, staccare la spina In caso di molti apparecchi collegati ad un'unica presa (la classica “ciabatta” per intenderci) preferiamo quelle dotate di interruttore, potremo così in un colpo solo togliere corrente a tutti gli apparecchi collegati. Case più “pulite” e più “sane”, eliminando il più possibile il famigerato (e dannoso) elettrosmog!