Ci si "difende" facendo le cose in regola, scrivendo un lettera di assunzione chiara con orari di lavoro e modalità di lavoro nel caso l'assistito finisca in ospedale o in altra struttura
temporanea.
Pagando il dovuto secondo il contratto.
Tutte le cose vanno scritte. Le buste paga devono contenere codice fiscale chiaro di lavoratore e datore di lavoro, giorni di ferie, paga stipulata. L'occasione fa l'uomo ladro, la fregatura fa
la badante arrabbiata e insaziabile
Ferie e stipendio vanno sempre controfirmati per ricevuta da datore di lavoro e lavoratore "Canta carta villan dorme (sonni tranquilli)". Non pagare mai in contanti, deve restare traccia del
pagamento per dimostrare in caso di vertenza che si è pagato il giusto e il dovuto (anche se non sempre le due cifre coincidono). I rapporti di fiducia, quando si è ai ferri corti, non contano
nulla, così come le amicizie, i trattamenti di famiglia. La badante non è mai una della famiglia. La badante ha una sua famiglia, anche quando non si vede, ed è li per lavorare/guadagnare.
P.S.
La badante è la parte debole nel rapporto di lavoro, e trattandosi di un incarico di massima fiducia, può essere licenziata a piacere o in tronco, pagando il preavviso di 15 giorni o altro
periodo a seconda dell'anzianità di lavoro. Su questa norma non c'è vertenza o ricorso che tenga.
Con le ristrettezze economiche attuali degli italiani, infinite badanti sono attualmente senza lavoro e alla ricerca di una indennità di disoccupazione o di un vitalizio.
Molte badanti che vengono da altri regimi governativi sono convinte che lo stato abbia denaro infinito, che qui tutto tuteli gli stranieri prima degli italiani, che gli italiani siano il vero e
unico problema dell'Italia. Che gli italiani vogliono tenersi i denari dello stato destinati alle badanti.