Il pericolo è di casa anche per i bambini. Infatti, al pari degli anziani, dei quali abbiamo parlato nel precedente articolo, anche i bambini, fino ai 5 anni, rientrano nel gruppi a rischio di incidenti domestici.
La condizione socio-economica precaria costituisce ulteriore fattore di rischio per le possibili condizioni di degrado abitativo o di scarsa vigilanza.
Ricordiamo che nel 2007, in base ad un indagine multiscopo dell’ISTAT, si sono verificati circa 3,3 milioni di incidenti domestici con un tasso pari a 47,6 infortunati su 1000 abitanti.
Oltre la metà di tutti gli incidenti ai bambini non accadono per strada, bensì tra le pareti domestiche.
Circa il 60 per cento degli incidenti ai bambini potrebbe essere evitato adottando adeguate misure preventive, ad esempio una maggiore sorveglianza o l'impiego di dispositivi tecnici di sicurezza.
Gli incidenti più frequenti sono i seguenti:
Quali precauzioni prendere? Non dimentichiamo che, con la scomparsa del modello di vita patriarcale, le case tendono ad essere luoghi sempre più isolati, nei quali i rischi da mancanza di vigilanza aumentano. Pertanto le regole di sicurezza devono essere stabilite a priori.
I bambini sono spesso vittima di cadute, soprattutto fino ai 3 anni di età, ovvero nella fase della vita in cui stanno imparando a camminare o lo fanno con passo malfermo.
Come per gli anziani il posto in cui si registrano gli infortuni da caduta è soprattutto il bagno, in particolare nella vasca o nella doccia.
In bagno esistono altri pericoli oltre le cadute che possono essere ridotti adottando alcune tra le seguenti precauzioni:
Altro luogo pericoloso è la cucina nella quale è opportuno adottare i seguenti comportamenti a scopo preventivo:
La camera da letto dei bambini coincide in molti casi con lo spazio dedicato ad attività ludiche. Per dormire e giocare in sicurezza sono necessarie alcuni accorgimenti.
· Nella fase cosiddetta “orale” dello sviluppo il bambino tende a portare in bocca tutto ciò che entra in contatto con lui. Gli oggetti con diametro inferiore a 4 cm sono facilmente ingeribili, specie dai bambini di età inferiore a 4 anni (spille, palline, giochi smontabili o con parti staccabili, bottoni, monetine). Questi oggetti se inalati nei polmoni provocano soffocamento.
· Verificare la conformità alle normative CEE sulle etichette dei giocattoli che si acquistano.
· I bambini, soprattutto quando dormono, non devono indossare catenelle, bracciali o ciondoli.
· Attenzione ai palloncini gonfiabili in lattice: in caso di rottura in prossimità della bocca del bambino i pezzi sono facilmente inalabili.
L’ingestione da caustici è l’altro problema rilevante a questa età, Detersivi o altre sostanze caustiche dovrebbero essere fuori dal raggio d’azione del bambino. In particolare i locali destinati a lavanderia devono rimanere chiusi e i detersivi, se riposti in altri ambienti, devono essere inseriti all’interno di mobiletti chiusi a chiave.
In tutti gli ambienti prestate attenzione agli oggetti taglienti (forbici, coltelli, lamette, vetri, porcellane), alle buste di plastica ed alle corde o lacci.
Da non dimenticare il pericolo legato alle folgorazioni da impianto elettrico, soprattutto se obsoleto.
Deve essere posta attenzione alle prese di corrente; se non a norma basta chiuderle con degli appositi coperchi non asportabili dai bambini.
Una precauzione da prendere per i mobili troppo leggeri (ad es scaffalature) e, quindi a rischio di ribaltamento, è quella di fissare gli stessi al muro come, ormai, comunemente succede nei luoghi di lavoro.
Troppe precauzioni? Non sono mai troppe e, tutto sommato, neanche tanto impegnative. In fondo la prevenzione è un metodo che si basa sulla sensibilità individuale, da sviluppare e promuovere per mezzo di campagne informative/formative. Acquisita la giusta motivazione spesso i rimedi richiedono pochi e semplici interventi come quelli descritti sopra e non tecnologie sofisticate o strategie d’azione complesse.