Con il gran caldo, cresce il rischio che negli alimenti possano proliferare microrganismi patogeni e virus capaci di far male. Qualche esempio? Escherichia coli, salmonellosi, listeriosi,
intossicazioni da stafilococco aureo, o ancora il botulino, che può annidarsi nelle conserve fatte in casa.
Sapersi difendere è importante. E ogni buona difesa parte dalla prevenzione. Ecco allora cosa bisogna sapere per ridurre al minimo ogni rischio.
Come difendersi
Prestate particolare attenzione alle uova: crude, possono essere a rischio. Meglio cuocerle sempre e comunque. Occhio alle uova di cui non potete controllare freschezza e provenienza, per esempio
quelle utilizzate come ingredienti in un tiramisù che non avete preparato voi oppure come base per creme e salse da aggiungere alle pietanze di un buffet.
Attenzione alla carne cruda: è consigliabile cuocerla bene, anche se i rischi possono provenire dalla fase della macellazione e da quella della conservazione.
Capitolo ortaggi e verdure: lavate tutto sempre con acqua abbondante, meglio ancora con acqua e bicarbonato. Precauzione ulteriore? Cuocetele.
Poi ci sono le amate conserve della nonna. Non quelle di pomodoro e neanche le marmellate, ma le conserve di alimenti sott´olio, che diventano pericolose quando i recipienti non vengono adeguatamente sterilizzati.
Quanto conta la conservazione
Fuori dal frigo, nonostante il termometro raggiunga e spesso superi i 30 gradi, gli alimenti crudi (come molluschi, alcuni formaggi e uova in primis) rischiano maggiormente di diventare terreno fertile, pronti ad accogliere virus e batteri.
Ma anche quelli cotti, se non conservati come dovuto, possono essere soggetti a ricontaminazioni e dare vita a tossinfezioni ancor più aggressive.
L’importanza dell’igiene personale
L´igiene gioca un ruolo importante nella prevenzione delle tossinfezioni. Occhio, quindi, a tenere le mani sempre ben pulite quando si manipolano gli alimenti.
La cottura
Un’altra barriera per i microrganismi potenzialmente pericolosi è la cottura: verdure, ortaggi, carne… una volta sottoposti a cottura, il rischio è praticamente azzerato.