L'usanza del giorno di ricevimento è completamente scomparsa; e solo in occasioni speciali si dànno veri e propri ricevimenti, per i quali diamo qualche brevissimo consiglio.
Come si ricevono gli ospiti
La padrona di casa rimane seduta se il nuovo venuto è un uomo; si alza e va incontro se è una donna. Però anche verso gli uomini bisogna usare riguardi speciali all'età, ai meriti, o alla
superiorità intellettuale.
Doveri dei visitatori
I visitatori lasciano in anticamera cappotto, impermeabile, ombrello; le signore tengono la pelliccia o il mantello. Avranno indossato il loro abito migliore, per fare onore alla padrona di casa,
la quale si guarderà bene dal fare ostentazione di un abito troppo lussuoso e di ricchi gioielli. Gli uomini vestiranno preferibilmente di scuro.
Evitare di portare dei bambini quando si va a fare una visita, sia pure una visita senza cerimonia. Dopo qualche minuto i bambini diventano irrequieti e rappresentano una vera preoccupazione per
le loro mamme e per la padrona di casa che vede in pericolo ninnoli, tazzine, piattini...
Il saluto
Entrando in un salotto, il visitatore o la visitatrice saluta la padrona di casa, informandosi della sua salute; dopo di che saluta con un lieve inchino tutte le persone presenti. Se tra queste
si trova una persona amica, può benissimo stringerle la mano, chiedendo notizie sue e dei suoi.
Solo la padrona di casa e gli uomini si alzano quando entra una nuova signora; le signore sedute si alzano solo se la nuova ospite è signora di età o di una certa importanza. Lo stesso
cerimoniale si ripete quando una signora si congeda. Le signore rimangono sedute quando un uomo va a salutarle.
Le presentazioni
La padrona di casa che riceve deve presentare l'uno all'altro i suoi ospiti, se questi non si conoscono.
Regola generale: si presenta sempre la persona inferiore alla superiore, l'uomo alla donna, la persona con la quale si ha maggiore familiarità a quella che si conosce meno. La persona presentata
deve essere nominata per prima.
Tra uomini, la presentazione (se non ha un carattere cerimonioso) si limita ad uno scambio di nomi.
Nelle presentazioni evitate di rispondere "piacere", "onoratissimo": sono parole vuote e desuete. Rispondete con un sorriso e, nel caso, una stretta di mano.
Dopo la presentazione, la persona più importante, o per età o per posizione sociale, deve avviare la conversazione.
E' molto simpatico, nelle presentazioni, aggiungere qualche parola sulle qualità o sui meriti delle persone presentate. Questo rende più facile la conversazione, perché può mettere subito in
relazione tra loro due persone per mezzo di un argomento che le interessa entrambe.
Il contegno
In casa altrui bisogna avere un contegno gentile, cordiale, per rispetto verso chi ci offre l'ospitalità. Il padrone di casa si trova profondamente a disagio se avviene che nel suo salotto si
incontrino due persone in urto fra loro. In tal caso gli ospiti non manifesteranno in alcun modo la loro discordia, ma useranno l'uno verso l'altro un contegno oltremodo corretto, cercando poi un
pretesto plausibile per accomiatarsi al più presto.
Norme dei visitatori
Una padrona di casa interrompe ogni occupazione se arriva un visitatore, per dimostrargli che la sua visita è gradita.
Non è buona educazione portare in casa di amici propri, anche se intimi, una persona che essi non conoscono. E' sempre bene avvertire prima, magari con una telefonata.
Che cosa si offre
Quando si offre il caffè, il tè o il cocktail in salotto, ogni ospite siederà in poltrona e avrà a portata di mano un tavolinetto o un mobile qualsiasi per potervi
appoggiare la tazza o il bicchiere o il piattino con la posata per i dolci. Per il servizio è assai comodo il carrello a ruote che porta in salotto tutto l'occorrente e può essere riportato via
al termine.
Ricordate che i cucchiaini non vanno mai lasciati nella tazza ma sempre sul piattino, né tantomeno vanno messi in bocca: essi servono unicamente per mescolare lo zucchero.
La padrona di casa serve lei stessa il tè o gli aperitivi, facendosi aiutare dalla cameriera o dalle signorine di famiglia o da quelle invitate. Gli uomini devono provvedere a liberare le signore
dalla tazza o dal bicchiere appena esse hanno finito di bere.
Se il tè o gli aperitivi vengono serviti in sala da pranzo, debbono essere preparati con maggior cura. La tavola dev'essere apparecchiata con eleganza e il servizio deve essere fatto da una
cameriera. Al posto d'onore si fa sedere la persona di maggior riguardo; gli altri ospiti siedono come meglio credono. Se i posti a sedere non sono sufficienti, gli uomini rimarrano in piedi,
dietro alle sedie delle signore. Insieme al tè o agli aperitivi (fra cui non sono da escludere succhi di frutta, cocktails, ecc.), si offrono salatini di ogni genere, dolcini,
tartine, sandwiches, olive, patatine fritte, mandorle salate, ecc.
La stretta di mano
Un uomo non dà per il primo la mano ad una signora, a meno che si tratti di un amico intimo e di età avanzata. La stessa norma vale per le signorine.
Così un uomo non tende la mano al suo superiore, il quale però deve affrettarsi ad offrirgliela per primo. Le giovani signore e le signorine non stendono per prime la mano ad una signora anziana,
ma aspettano che sia questa ad offrire la mano.
Nello stringere la mano di una signora bisogna esercitare una lieve pressione inchinandosi leggermente. Più forte è la stretta di mano ad un uomo. Trattenere troppo a lungo la mano, specialmente
a una signora, è cattiva educazione perché suscita imbarazzo e disagio.
Si tende oggi ad abolire l'usanza di togliersi il guanto prima di porgere la mano; la si denuda quando si entra in una casa, prima di salutare.
Il baciamano
Quest'uso, ormai tramontato, è rimasto soltanto in una forma cerimoniosa: si bacia la mano ai cardinali, ai vescovi, agli arcivescovi, ad una Madre superiora. Però è molto amabile e reverente
baciare la mano di una vecchia signora.
Anche la riverenza è disusata. Il perfetto baciamano prevede che l'uomo si inchini fino a sfiorare con le labbra la mano della signora senza alzarle il braccio. Ma la lieve flessione del
ginocchio destro è assai graziosa se praticata con disinvoltura dalle bimbe e dalle signorine. Una signora potrà fare quel lieve cenno di omaggio quando viene presentata ad un dignitario delle
Chiesa.
In occasione di un ricevimento importante non si bacia la mano ad alcune signore escludendone altre. Naturalmente, se le signore dovessero essere troppe, il baciamano va limitato alla padrona di
casa riservando alle altre donne un inchino.
Ricordate: il baciamano non va fatto mai nei bar, sui mezzi pubblici e per strada.
Il commiato
Quando un uomo e una donna fanno una visita, tocca alla signora dare il segnale di commiato. Nel commiato, la padrona di casa deve accompagnare le signore almeno sino alla porta che mette in
anticamera, a meno che una figlia grande o un familiare si prenda l'incarico di accompagnare le signore che se ne vanno. Se vi sono parecchie signore, la padrona di casa potrà limitarsi ad
alzarsi e rimanere in piedi sino a che l'ultima signora sia uscita dal salotto.
E' buona educazione andarsene quando viene un'altra visita. Non bisogna però prendere alla lettera questa norma: è meglio aspettare qualche momento e poi salutare e andarsene prontamente.