La vita della società moderna, pur così caotica e tumultuosa, impone a volte alcuni obblighi ai quali è impossibile sottrarsi: sono le visite di cerimonia, di congedo, di augurio, di
condoglianza, e così via.
Visite di cerimonia
Una visita di cerimonia deve durare 15-20 minuti: in così breve tempo la conversazione può essere mantenuta brillantemente da una parte e dall'altra. La visita deve essere restituita entro otto
giorni. In caso di impedimento (per un avvenimento imprevisto), la visita può essere rimandata; e quando sarà possibile effettuarla, bisognerà giustificare il ritardo, spiegandone la
causa.
Visite di commiato
Quando si parte per un viaggio o per la villeggiatura, è norma di buona educazione fare un giro di visite agli amici, per annunciare la propria partenza. Oggi però tale usanza tende a scomparire;
molti sostituiscono la visita di persona con una semplice telefonata.
Ma se una persona lascia definitivamente una città dove aveva abitato alcuni anni, allacciando relazioni amichevoli con molte persone, allora ha il dovere d'andare a salutare queste persone, che
non hanno l'obbligo di restituire la visita.
Visite di ringraziamento
Chi ha ricevuto un favore, un bel regalo, una gentile e particolare attenzione, deve fare una visita di ringraziamento alla persona che lo ha favorito. In questa visita, egli troverà modo di
esprimere la propria viva riconoscenza; se è presente una persona estranea, s'intende che egli dovrà alludere al favore ottenuto con termini alquanto velati, in modo da non far capire in che esso
consistesse.
Visite di Capodanno
Le visite di augurio per il nuovo anno si fanno entro tutto il mese di gennaio; ma è bene non ritardare troppo. I primi dieci giorni di tal mese, tranne naturalmente il primo, sono i più adatti.
Nel giorno di Capodanno, ad eccezione delle visite ufficiali, non si fanno che le visite tra parenti o tra amici intimi.
Visita ad un ammalato
Andare a trovare un ammalato, più che un gesto di buona educazione, è un gesto di solidarietà umana di fronte al dolore altrui.
Che vi rechiate in ospedale o in casa, premuratevi di chiedere gli orari migliori per non disturbare e, soprattutto, se l'ammalato e nelle condizioni di ricevere visite. Se volete portare un
presente, scegliete in base alla situazione: un libro, se il degente è amante della lettura, o una scatola di cioccolatini se può mangiarli; ad una donna, potete portare dei fiori freschi o un
profumo non troppo intenso, ché potrebbe dar fastidio.
Visite di condoglianze
Non sempre la persona colpita da un lutto familiare è disposta a ricevere visite; ma deve dichiarare che dispensa dalle visite. In tal caso si scrivono poche parole di cordoglio.
Se le visite sono ammesse, occorre tener conto del grado di relazione con la persona in lutto. Gli amici più intimi possono presentarsi anche subito, a portare parole di conforto e di affetto;
gli altri devono andare a far la visita di condoglianze non prima di quindici giorni dopo la disgrazia, ma non dopo tre settimane.
Una visita di condoglianza richiede semplicità nel vestire e un contegno serio. Il visitatore non parla per primo del defunto; ma ascolta con vivo interessamento quanto gli viene raccontato su
tutto ciò che riguarda la memoria della persona perduta.