In ufficio e nei vari posti di lavoro si passano circa otto ore al giorno, quindi bisogna far uso della buona educazione.
Ogni posto di lavoro ha le sue regole, il nuovo arrivato deve inserirsi nell'atmosfera dell'ufficio o della fabbrica, e cercare di essere gentile con i compagni di lavoro. La donna è un normale
lavoratore, e come tale va trattata dai colleghi.
Le cose da fare nel posto di lavoro sono poche e precise: lavorare e aspettare con pazienza il momento in cui la propria professionalità verrà riconosciuta e adeguatamante
ricompensata.
I superiori
I superiori devono essere gentili verso i loro dipendenti, senza però venire con essi ad eccessiva dimestichezza, per il buon andamento del lavoro. Da come saranno in grado di assumere decisioni
e responsabilità dipenderà gran parte della stima dei dipendenti.
Ammonimenti e correzioni rientrano nel normale svolgimento della mansione dei superiori, ma mai fatti con supponenza o villania. Si ricorda che un buon capo è alla base di una buona squadra, e
che il dipendente sarà il miglior collaboratore se viene trattato con equilibrio e rispetto.
Verso le donne impiegate, pur senza usare nessuna preferenza per quanto riguarda il lavoro, il superiore avrà qualche maggiore gentilezza, senza però superare quella soglia oltre la quale le
potrebbe mettere in imbarazzo.
Il personale va valutato solo per le sue capacità professionali.
I dipendenti
I colleghi d'ufficio o di lavoro devono essere assai educati per mantenere quei buoni rapporti che sono necessari tra persone che devono passare molte ore insieme.
Quindi è buona norma salutare sempre, cortesemente, all'arrivo e alla partenza; e durante le ore di lavoro si cerca di non dare disturbo agli altri, chiacchierando o tenendo aperta una finestra
quando ad altri l'aria faccia male, o tenendola chiusa quando gli altri trovano che faccia troppo caldo.
Se un collega chiede un favore, per cose di ufficio, come per cose estranee al lavoro, bisogna cercare di accontentarlo. Può capitare poi che il favore debba venire ricambiato: e allora fa molto
piacere di essere stati gentili a suo tempo.
Il dipendente non deve scavalcare mai il diretto superiore, ma seguire la via gerarchica: è un modo sicuro per non farsi dei nemici a vita. Né deve scaricare le responsabilità di un lavoro
malfatto su un collega: questi non tarderà a riservargli lo stesso trattamento. Inoltre, non cercare di diventare grande amico del capoufficio, nella speranza di ottenere un aumento dello
stipendio. Gli stipendi aumentano per riconosciuta professionalità e non per riconosciuta amicizia.
Quando un dipendente si sposa, i colleghi si quotano per fare un regalo. Uno di essi s'incarica di raccogliere il denaro e di acquistare il dono, dopo aver abilmente sondato i desideri dello
sposo.
Direttori e insegnanti
A scuola i direttori e i presidi devono essere cortesi con i loro insegnanti e devono tenere verso le donne un contegno di gentiluomini per quanto riguarda la forma.
Gli insegnanti devono essere egualmente cortesi tra loro, anche se insegnano materie diversamente importanti. E' assolutamente fuori luogo che l'insegnante di lettere tratti dall'alto in basso
l'insegnante di educazione fisica. Ciascuno insegna la propria materia con eguale impegno e sollecitudine: ed ognuno ha quindi diritto di essere tenuto nella giusta considerazione.
Gli insegnanti hanno il dovere di rispondere al saluto degli allievi, in scuola e fuori di scuola. Quando ricevono auguri da essi, non rispondono per iscritto, ma ringraziano a voce in
classe.
L'insegnante deve avere particolari riguardi ai parenti dei suoi allievi. Deve rispondere direttamente, per iscritto, ai loro auguri; e deve essere sempre a loro disposizione per consiglio o
informazioni sui loro figliuoli.
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da: http://coffeebreak.viking.it/galateo-ufficio-estero
Lavorare all’estero può essere una meravigliosa esperienza formativa: è un’occasione per perfezionare le vostre competenze linguistiche e per acquisire maggiore
esperienza a livello lavorativo. Tuttavia, talvolta, può essere difficile adattarsi a un nuovo ambiente lavorativo: bisogna capire come interagire con i colleghi, partner commerciali o
clienti e quali sono le regole da seguire in ufficio.
Ecco perché qui alla Viking abbiamo realizzato una guida/infografica per aiutare a destreggiarvi in un luogo di lavoro
straniero. L’infografica riassume quali comportamenti seguire e quali no, in base alla cultura con cui si viene a contatto. Lo scopo di questa “guida” è di definire le unicità delle varie
nazioni in modo da non essere colti di sorpresa ed evitare passi falsi.
Per esempio, lo sapevate che i tedeschi non sono abituati a ricevere apprezzamenti sul loro lavoro e, di conseguenza, non si mettono troppo in mostra dopo aver
raggiunto un risultato, a differenza invece degli americani?
In molti paesi, regalare una bottiglia di vino o un liquore, è un atto di cortesia e generosità. La stessa cosa non vale in Arabia Saudita, dove per ragioni
religiose e culturali, un regalo del genere può essere recepito come un’offesa.
Alcuni dei suggerimenti e caratteristiche descritti nell’infografica, vi saranno sicuramente già noti. Ma, in caso vi sfuggisse qualcosa, l’unico suggerimento
che possiamo darvi è di essere educati, di chiedere a una persona del luogo di aiutarvi a identificare le regole di comportamento da seguire e di segnarvi su qualche foglietto o
post-it le principali regole da seguire.
Ruud Linders, Marketing Manager del mercato europeo di Viking, ci ha detto: “Con il mio lavoro sono spesso in viaggio in tutta Europa e incontro persone che
vengono da nazioni e continenti diversi. Tutti i paesi in cui sono stato hanno le loro piccole particolarità e convenzioni ed è proprio questa varietà che rende il mondo un bellissimo luogo
in cui vivere. Solitamente riesco a evitare queste situazioni imbarazzanti e, ora, grazie a questa infografica, penso che potrò cavarmela ancora meglio!”.
Quindi, date un’occhiata alla nostra infografica e scoprite se siete già pronti per affrontare un incontro di lavoro, ovunque esso sia, o se avete bisogno di
rispolverare il galateo prima di intraprendere il vostro viaggio di lavoro.
Amore e passione in ufficio
per un lavoratore su due
E' stata promossa un’indagine che ha visto coinvolti 3.000 lavoratori distribuiti tra alcuni dei principali paesi Europei tra cui l’Italia, per scoprire quanti lavoratori hanno avuto
una scappatella in ufficio.
I risultati sono stati sbalorditivi, tra i punti salienti:
- il 54% ha avuto una relazione con
un/a collega
- Il 44% dice che la parte più
difficile è mantenere il segreto in ufficio
- 1 su 3 ammette di aver avuto
fantasie verso un superiore
- Il 41% trova difficile superare
l’attrazione fisica a lavoro
- Ben il 40% di queste relazioni finiscono
in lacrime… ma 3% all’altare!
La ricerca completa si trova su:
https://blog.vikingop.it/amore-passione-ufficio-un-lavoratore-due
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Equilibrio tra vita privata/lavoro dei lavoratori italiani
Viking Italia ha svolto un sondaggio in diversi paesi europei, tra cui ben 1000 lavoratori italiani.
Obiettivo dell’iniziativa era analizzare come fosse l’equilibrio vita privata/lavoro in Italia e quali
fossero gli aspetti della vita privata che eventualmente soffrivano di più (famiglia, amici, stress, problemi relazionali etc…)
La situazione è la seguente:
· 1
italiano su 3 è infelice del proprio equilibrio tra vita personale e lavoro
Di questi:
o Ben
il 60% ha sofferto di disturbi mentali come stress, ansia e burnout
o Un
preoccupante 13% è stato è stato diagnosticato da uno specialista con una qualche forma acuta di disturbo mentale
o Il
50% non ha abbastanza tempo per se
o Il
38% si sente in colpa di non avere abbastanza tempo da dedicare a famiglia e amici
o Il
50% lavora ore di straordinario non pagate, per colpa della pressione ricevuta in azienda a stare oltre le ore concordate.
C’è qualche differenza tra età, genere e regione?
Età:
il
67% dei millennials lavora regolarmente ore di straordinario non pagate. Le ragioni? Pare sia necessario per avanzare di carriera
I
baby boomers (over 55) anche lavorano ore di straordinario, ma perché amano quello che fanno (40%)
Tutte
le fasce di età si assomigliano in termini di livelli di stress (alti!)
I
millennials vorrebbero poter lavorare da casa molto più dei baby boomers (54% contro 38%)
Genere:
Un
preoccupante 17% di donne ha ammesso di aver rimandato l’avere figli per colpa del lavoro, dato non sorprendente visto il basso tasso di natalità dell’Italia
Il
47% delle donne soffre di stress dovuto al lavoro
Il
40% degli uomini si sente in colpa di non dedicare più tempo a famiglia e amici
Regione
Nord
o Sud i dati parlano chiaro: l’equilibrio tra vita privata e lavoro non è dei migliori in tutto lo stivale
Nelle
isole il 14% dichiara di avere un pessimo rapporto vita privata/lavoro - contro la metà al Nord in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta
Quali sono i benefit ricevuti e desiderati dai lavoratori?
Poche le aziende che offrono la possibilità di orari flessibili o di lavorare da casa. Soltanto un lavoratore su 3
ne può usufruire. Uno dei dati più preoccupanti è la tendenza delle aziende italiane a fare pressione sui lavoratori per farli stare oltre le ore di lavoro.
In termini di cosa vorrebbero ricevere gli italiani? Il 50% vorrebbe orari flessibili e possibilità di
lavorare in remoto e un terzo considera la company culture di fondamentale importanza.
Purtroppo, però 1 italiano su 4 crede che alla propria azienda non importi proprio nulla della Work-Life
balance dei suoi impiegati.