LINGUA - L’inglese, è la lingua ufficiale del Regno Unito, seguito da gaelico gallese (20% popolazione) e dallo scozzese. Attenzione all’accento della lingua parlata, perché è molto diverso da quello dell’inglese americano. Diversi anche gli accenti di Londra (il dialetto si chiama cockney).
VALUTA - Sterlina GBP corrispondente a 1,1 euro (1 euro = 0,8999 GBP).
FUSO ORARIO - -1 rispetto all’Italia.
DOCUMENTI - Carta d’identità o passaporto.
AVVERTENZE SANITARIE (VACCINAZIONI PROFILASSI) E PRECAUZIONI - Nessuna avvertenza particolare, se non quella di stare attenti alla guida (e all’attraversamento delle strade). In Gran Bretagna si conduce a sinistra.
Il volo da Roma impiega circa due ore e mezzo, da Milano e dal nord Italia ci vuole circa 1 ora e mezzo. Numerosissime le compagnie aeree di bandiera e low cost che collegano l’Italia con Londra. Si vola con Easyjet, Ryanair e BritishAirways arrivando in uno dei 4 aeroporti della capitale britannica: Heathrow, Gatwick, Stansted e Luton. Per arrivare in Gran Bretagna ci sono invece gli aeroporti di Glasgow, Edimburgo, Aberdeen e Southampton.
Se non si sopportano gli aerei, c’è sempre il treno con la linea dell’alta velocità. Il viaggio prevede una tappa a Parigi dove si deve cambiare treno e stazione. Dall’Italia itreni arrivano alla Gare de Lyon. Da qui si deve raggiungere la Gare du Nord da dove partono gli Eurostar. In due ore e un quarto, passando per il Channel Tunnel che corre sotto la Manica, si arriva a Londra alla stazione Saint Pancreas Intercontinental, che è il terminal principale dell’Eurostar a Londra. Per informazioni per orari e tariffe e prenotazioni dall’Italia: www.tgv.com. Infine l’alternativa più affascinante (e costosa). Chi vuole viaggiare con la storia può provare l’emozionante esperienza a bordo dell’Orient-Express. Parte da Venezia e in 30 ore arriva a Londra, con tappe a Innsbruck e Parigi.
Se andate nelle grandi città, non c’è nessun limite di stagionalità. Diverso è il caso se decidete di visitare le campagne inglesi, il Galles o la Scozia. In tal caso, anche se i mesi autunnali e invernali regalano un fascino speciale, è meglio muoversi in estate, o in primavera, quando piove meno e il verde dei prati è al loro massimo splendore.
A Londra tutti (o quasi) conoscono i classici Tower Bridge, la residenza reale di Buckingam Palace, il British
Museum o il Victoria & Albert Museum. Ma Londra è anche la capitale dell’arte contemporanea, e basta pensare alla Tate
Britain costruita dagli architetti Herzog & de Meuron, o alle gallerie d’arte del quartiere emergente di Shoreditch. Da non perdere anche un giro a Chelsea, da
sempre quartiere di artisti e scrittori (da Oscar Wilde a Virginia Woolf), e una visita alThe Courtauld Institute of Art, piccolissimo museo con un grandissimo
capolavoro: Il bar delle Folies-Bergère di Édouard Manet.
E, se andate a Londra in primavera, i parchi: pic-nic, itinerari in bici, concerti e spettacoli all’aperto, gite in barca a remi. (dall’Hyde Park al Regent’s al
Greenwich al Richmond Park sul Tamigi). Per le famiglie con i bambini, immancabile una visita al famoso Zoo di Londra.
Se vi trovate a Londra non perdete l’occasione di visitare la vicina cittadina universitaria di Oxford. Sempre non molto distanti dalla capitale ci sono Canterbury, nota per la sua splendida cattedrale medievale, e il sito preistorico di Stonehenge. Nel sud dell’Inghilterra si trova anche l’eleganteBath, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, sede delle uniche terme naturali del Regno Unito. Spostandosi verso il nord del Paese, s’incontrano la bellissima Edimburgo e la campagna scozzese; la città di Leeds, meta dello shopping con oltre mille vetrine solo nel centro storico, nella selvaggia contea dello Yorkshire (già che ci siete visitate la cittadina di York, con la più vasta cattedrale gotica del Nord Europa).
Frieze Art Fair, mondanissima fiera d’arte contemporanea, ogni ottobre al Regent’s Park; ilLondon Design Festival , il “salone londinese” che coinvolge l’intera città in settembre (le creazioni più stravaganti si vedono al 100% Design London, festival nel festival, più giovane ed estroverso, a Earls Court); il Carnevale di Notting Hill, il più grande Carnevale caraibico al mondo dopo quello di Rio (ultimo weekend di agosto); i saldi, ogni anno a fine dicembre tutti in fila davanti a Harrods; il Chelsea Flower Show, meraviglie floreali da tutto il mondo al Royal Hospital di Chelsea in maggio; il Festival del Teatro di Edimburgo (in agosto); il London Jazz Festival al Barbican Center in novembre. Tra gli eventi sportivi da non perdere ci sono alcune corse di cavalli classiche come il Derby di Epsom, ippodromo vicino a Londra, e il Grand National che si svolge ad Aintree, nei pressi di Liverpool. Ma anche il prestigioso torneo di tennis di Wimbledon a fine giugno e la tradizionalissima sfida tra i canottieri di Oxford e Cambridge che si rinnova sul Tamigi in marzo. Per non perdere nulla, comprate la rivista Time Out, famosissimo magazine di musica, arte, cultura, divertimento, tempo libero.
Per lui: trench e mantellina per ripararsi dalla pioggia, giacca lunga e pesante (coat) in velluto a costine per partire già con lo stile giusto. Per gli appuntamenti informali, la giacca più indicata è la jacket, più corta e leggera, mentre la sera è bene munirsi di una giacca più elegante (suit) e di una cravatta (tie). Ricordatevi che gli inglesi, nelle occasioni formali, amano la tradizione. Attenzione, non dimenticate che in Gran Bretagna i pants sono i pantaloni, ma possono essere anche le mutande.
Per lei: anche la donna, è bene che parta con un abito elegante, il dress inglese, per le occasioni formali. Le inglesi amano i cappelli, di ogni tipo e foggia, e usano poco l’ombrello, ma se non volete rischiare di bagnarvi inutilmente mettete in valigia un ombrello e un impermeabile. Per avere un’aria very british compratevi invece, una volta lì, la tipica gonna scozzese.
Scarpe comode e sportive per passeggiare in campagna sono indispensabili.
Una bottiglietta di olio extra vergine d’oliva, se si temono le conseguenze di una cucina condita prevalentemente con il burro.
Non dimenticatevi il riduttore per la presa e la tessera medica, per ogni evenienza.
Solo qui si mangiano i veri Fish&Chips: bocconi di merluzzo fritto e patate in cartoccio da acquistare nei numerosi baracchini lungo le strade. Altro grande classico è la baked potato: fumante patata al forno in cartoccio servita con una sorta di panna acida. E poi stew (stufato)e porridge (zuppa d’avena), mentre per dolce muffin e pudding. Non spaventatevi se, la mattina, per colazione oltre alle scrumble eggs (uova strapazzate) e al bacon, vi propongono anche il blood pudding, che equivale al nostro sanguinaccio. Ottima la birra, da bere rigorosamente nei pub e servita nelle pinte (le nonik), simbolo del Regno Unito oggi a rischio di estinzione! Ogni settimana in Gran Bretagna vengono servite 126 milioni di pinte di birra. In Scozia si possono degustare i migliori whiskie, prodotti da storiche distillerie.
Non sono propriamente dietetici, ma sono davvero buonissimi. Se andate in Scozia, ma si trovano un po’ dappertutto, non dimenticate di acquistare una confezione di Fingers i tradizionali biscotti al burro. Ottimi anche il whisky e la marmellata di arance amare, che qui si chiamano marmelade, mentre tutti gli altri tipi sono le jam. Sempre qui, maglioni shetland (bellissimi quelli lavorati a coste grosse), sciarpe e tessuti di lana. In genere non sono molto stylish, ma sono caldissimi.
Idee per la casa si trovano nei molti mercatini di antiquariato di Londra. Le più tradizionali sono le raffinate porcellane per il rito del tè e gli argenti. Finché il cambio è buono, fatevi un giro nella capitale a Oxford Street e Regent Street per le scarpe Church e le Alden.
Viaggio a Londra (ed. Kami)è il romanzo autobiografico di Giacomo Casanova, avventuriero, scrittore, diplomatico, agente segreto e, soprattutto, grande seduttore veneziano. Cinzia Tani firma invece Nero di Londra (ed. Mondadori), venti storie di sangue, amore e mistero consumati nella capitale inglese. Per scoprire la Londra underground, c’è invece lamonografia di Roggero Alex Il treno per Babylon (ed. Feltrinelli). Usi e costumi inglesi li svela Corraudo Augias in I segreti di Londra (ed. Mondadori), mentre di Antonio Caprarica è il divertente Dio ci salvi dagli inglesi… o no? (ed. Sperling&Kupfer). Classicissimo, Inglesi (ed. Rizzoli) di Beppe Severgnini ed, esilarante,Perché gli inglesi non usano il bidet (ed. Nuovi equilibri) di Paola Guaglioni. Se avete tempo, prima di partire guardate la gustosissima commedia Notting Hill, ambientata nel colorato quartiere londinese, ed Elisabeth: the Golden Age per un tuffo nell’Inghilterra cinquecentesca.
Britain Visitor Centre: 1 regent Street, Londra, tel. 0.208.846.90.00, www.visitbritain.it