Se c’è una via in Sicilia che per la sua bellezza è stata più volte set di numerose scene cinematografiche, è sicuramente la barocca via Crociferi di Catania. Una piccola strada che è un concentrato d’arte con le sue chiese più volte immortalate dai tanti registi che non hanno saputo resistere al fascino di questa via.
Il debutto cinematografico di via Crociferi avviene nel ‘54 con L’arte di arrangiarsi di Luigi Zampa, dove la via barocca è scenario dei comizi politici che infervoriscono l’arrivista e voltagabbana Alberto Sordi.
Successivamente l’incanto di via Crociferi è risaltato dal bianco e nero de Il bell’Antonio di Mauro Bolognini, che in questo scorcio di Catania mette in scena il dramma di Aldo Magnano che assiste impotente alla decisione della chiesa di annullare il matrimonio del figlio.
L’elenco dei film continua con Paolo il Caldo, dove via Crociferi è sede della farmacia in cui più volte si reca Giancarlo Giannini, con Storia di una capinera di Franco Zeffirelli che immortala la via nelle ore notturne, e anche Lina Wertmuller la scelse per alcune scene di Mimì metallurgico, mentre la più recente apparizione avviene nel 2007 con I Vicerè, film in cui il regista Roberto Faenza fa un abbondante uso delle meraviglie barocche di cui è ricca la città di Catania.