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L'Antico Corso (U Cussu in dialetto catanese), chiamato anche Terme dell'Itria, è un quartiere della zona centrale della città di Catania, corrispondente alla porzione settentrionale della città storica (quella pressoché entro le Mura di Carlo V), nonché al punto più antico della città nel periodo greco-romano. Fa parte della I Circoscrizione (già I Municipalità, quella del Centro Storico), quella comprendente anche i quartieri Angeli Custodi, Civita, Fortino, Giudecca, San Berillo e San Cristoforo.
Il quartiere deve il nome probabilmente al fatto che esso è incentrato su uno dei luoghi più antichi di Catania, nello stesso luogo delle Terme dell'Itria (con annessa la Chiesa, dedicata a Santa Maria dell'Itria), e la via omonima, che segue una direzione nord-sud, è stata chiamata così forse per poterla distinguere dalla via del Corso, attuale via Vittorio Emanuele II, che ha invece una direzione est-ovest.
Il quartiere, sito nella I Circoscrizione, confina ad est con Monte Vergine, a sud con San Nicolò l'Arena - Terme dell'Acropoli, ad ovest con Cava Daniele, e a nord con Santa Maria la Grande.
Piazze principali sono piazza Annibale Riccò, antistante il Liceo Classico Statale Nicola Spedalieri (nei pressi dove nella Katane greco-romana vi era presente molto probabilmente il Tempio di Cerere), piazza Santa Maria dell'Itria, dove vi sono la chiesa e i ruderi delle terme omonimi, e piazza dei Miracoli, dove finisce via Gesualdo Clementi.
Nel quartiere vi è anche presente l'Ospedale Pediatrico Santo Bambino, con la chiesa omonima affacciata sul lato nord di via Plebiscito e risalente al settecento.
Anticamente vi erano presenti pure alcuni bastioni delle mura di Carlo V che proteggevano il lato settentrionale della città, come il Bastione degli Infetti (chiamato così perché nel 1576 vi furono rinchiusi gli ammalati di peste), oggi non più ben definito poiché vi si è costruito addosso, e la Torre del Vescovo, risalente al 1302, i cui ruderi sono visibili ancora oggi.
L'Antico Corso è al giorno d'oggi uno dei quartieri di Catania più lasciati al proprio degrado: basti pensare alla facciata della Chiesa di Santa Maria dell'Itria in perenne restauro, o al tasso di delinquenza locale che sin da tempi non sospetti ha caratterizzato la zona talmente tanto che questa dà il nome ad una delle tre famiglie della Cosa Nostra catanese, i Cursoti o Cussoti, la cui accezione non era in origine così negativa, in quanto designava semplicemente gli abitanti locali.