da: Wikipedia
Consolazione ('A Cunsulazioni in dialetto catanese) è un quartiere della città di Catania, facente parte dal 2013 della III Circoscrizione, già III Municipalità (Borgo-Sanzio).
Il nome del quartiere trae origine dalla presenza della chiesa intitolata al culto della Madonna della Consolazione, edificata nel XVII secolo.
Il quartiere della Consolazione si trova nella parte centrosettentrionale del territorio comunale di Catania, poco a ridosso del centro storico. Esso confina a nord con Santa Sofia, a ovest con Cibali, a est con il Borgo, a sud con Santa Maria di Gesù.
Presenta un a parte "antica" a est ed una parte "moderna" a ovest. Il nucleo antico si sviluppa sulla Via Consolazione, strada stretta e tortuosa, il cui percorso inizia da Piazza Cavour, al Borgo, e si conclude nella parte moderna del quartiere, all'incrocio con Via Milo. Lungo la Via Consolazione, si trovano alcuni vicoli e viuzze, una delle quali la collega con la Via San Nicolò al Borgo, che segna il confine con Santa Maria di Gesù.
La parte "moderna" della Consolazione, si sviluppa principalmente da nord a sud lungo un asse stradale, il cui percorso inizia dalla circonvallazione (il tratto che attraversa il quartiere si chiama Viale Andrea Doria) come Viale Alexander Fleming, che diventa Via Milo nel tratto centrale, ed infine Via Ala, che prosegue nel quartiere confinante, con la carreggiata più stretta, e si conclude a sud in Piazza Vincenzo Lanza. Altre strade importanti sono la Via Passo Gravina (che segna il confine con il Borgo), la Via Eleonora d'Angiò, la Via Orto Limoni e la Via Cesare Beccaria.
La nascita e lo sviluppo del quartiere avvennero contestualmente a quello del vicino quartiere Borgo, nella seconda metà del XVII secolo. L'eruzione dell'Etna del 1669, distrusse con la lava i casali di Nicolosi, Belpasso, San Pietro Clarenza, Camporotondo, Misterbianco, Mascalucia e San Giovanni Galermo, arrivando fino alle porte di Catania. Il Senato catanese, nel 1670, mise a disposizione dei profughi provenienti dai casali distrutti dal vulcano, un'area denominata Piano delle Forche, distante circa 1 km a nord dalle mura di Carlo V.
Molti dei profughi giunti nella zona, perlopiù contadini misterbianchesi, vi si stabilirono definitivamente e vi costruirono il proprio villaggio. Il nuovo insediamento, a cui fu dato il nome di Consolazione - dal nome della chiesa edificata nel 1686 - fu riedificato dopo il terremoto del 1693 ad opera di contadini che lavoravano i campi delle aree a nord della città murata, e il suo sviluppo avvenne lungo uno spazio pubblico a "lisca di pesce", determinata da una strada di transito bordata da numerosi vicoli ciechi o cortili comuni, e da un sistema abitativo di estrazione rurale.
Le cattive condizioni del tessuto edilizio della Consolazione, furono oggetto della proposta di risanamento formulata dal piano regolatore redatto dall'ingegner Bernardo Gentile Cusa nel 1887: in quel periodo, il sobborgo, costituito da case sparse terrane e di campagna, aveva una superficie di 17,30 ha, occupata da 945 abitazioni nelle quali dimoravano 3.447 persone. La Consolazione mantenne le sue caratteristiche di sobborgo rurale separato dal centro cittadino fino alla prima metà del XX secolo: l'architetto Gino Nicotra, nel 1947, elaborò un piano di ricostruzione che prevedeva di infittire la maglia dei grandi isolati del piano di Gentile per favorire la edificazione anche al loro interno e per agevolare l'ulteriore espansione occidentale della città.
Il piano elaborato da Nicotra non venne approvato, ma nel PRG del 1952 la forte pressione speculativa portava ancora una volta alla scelta di inserire i due sobborghi del Borgo e della Consolazione all'interno della zona destinata ad edilizia intensiva. Grossi mutamenti edilizi e urbanistici si verificarono a seguito dell'adozione da parte del Comune di Catania del PRG del 1964 redatto dall'ingegnere Luigi Piccinato, che portarono all'urbanizzazione della parte occidentale classificata come «Zona A», con la costruzione di nuovi edifici residenziali e ad uso commerciale, di strade, di piazze, di fognature, della rete idrica, della rete elettrica e del gas, dell'illuminazione pubblica e di spazi verdi, che determinarono l'assetto attuale e la sua integrazione con le zone centrali della città etnea.
La Consolazione, per via della caratteristica rurale della sua parte storica, e della natura prevalentemente residenziale della sua parte moderna, non presenta monumenti di particolare pregio e importanza.
Di rilievo storico per il quartiere, è la chiesa di Santa Maria della Consolazione, che sorge in via Consolazione, eretta nel 1686 ed elevata a parrocchia nel 1946. La chiesa fu fondata dal sacerdote misterbianchese Don Giuseppe Leocata, che aveva guidato l'esodo dei cittadini di Misterbianco sfuggiti alla colata lavica del 1669 che distrusse la cittadina ducale. Distrutta dal violento sisma del 1693, fu successivamente ricostruita nel corso del XVIII secolo, secondo lo stile architettonico neoclassico. L'edificio a struttura rettangolare, ad un'unica navata e con presbiterio absidato, presenta una facciata che si sviluppa secondo il tradizionale schema "a capanna", con un prospetto piano racchiuso tra due lesene in stile tuscanico e un frontone triangolare di coronamento. Gli interni presentano molte decorazioni, e sul suo lato sinistro è annessa una torre campanaria a forma cilindrica.
Altro edificio sacro del quartiere è la chiesa di Santa Maria della Consolazione al Borgo, che si trova in via Milo, aperta al culto dal 1969. Edificata nel 1967 su progetto dell'architetto Rosario Leone, il suo stile architettonico è quello contemporaneo delle chiese post-concilio, la cui struttura è rettangolare, ed è a due elevazioni.
Sulla via Eleonora d'Angiò, nel tratto orientale, sorge il parco Madre Teresa di Calcutta, giardino pubblico comunale aperto a inizio anni novanta, che occupa una superficie è di 7216 m², dotato di ampi spazi verdi e di parco giochi.
In via Cesare Beccaria, nella parte sudovest della Consolazione, si trova ubicata la sede del comando provinciale dei Vigili del Fuoco.
Nella parte settentrionale, sul viale Fleming, fino al 2015, sorgeva l'Ospedale "San Luigi Gonzaga-Santi Currò", facente parte dell'ARNAS Garibaldi. Il complesso, sorto negli anni 1950 come sanatorio, dal 2016 ospita il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA), gestita dall'Azienda Sanitaria Provinciale n.3 di Catania.
Nel quartiere Consolazione sono presenti una scuola dell'infanzia e scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado, ed una scuola secondaria di secondo grado.
In via Eleonora d'Angiò sorge uno dei maggiori teatri privati di Catania per dimensioni e per attività di spettacolo, il Teatro Ambasciatori, fondato nel 1957, la cui capienza è di 944 posti, ed è dotato di un palcoscenico avente 9 m di altezza, 10 m di larghezza e 11 m di profondità, e di boccascena avente 9 m di altezza e 10 m di larghezza.
L'economia della Consolazione, come gli altri quartieri della circoscrizione di cui fa parte, si fonda esclusivamente sul commercio, sui servizi assicurativi e bancari e sulla libera professione.
La zona è regolarmente servita dai mezzi pubblici dell'AMT, e vi transitano gli autobus delle linee BRT1 (sistema autobus a transito rapido), 431N, 431R, 940.
Altro servizio di trasporto pubblico a servizio del quartiere è la Metropolitana di Catania, poiché nell'area nordoccidentale vi sorge una delle fermate, la stazione sotterranea Milo, attiva dal 2017. In corrispondenza della stazione si trova un parcheggio scambiatore.