3 febbraio
Il giorno 3 febbraio si ha l'inizio dei festeggiamenti religiosi con la processione dell'offerta della cera a sant'Agata, detta anticamente la processione della luminaria. La processione, alla quale partecipano il clero, le autorità cittadine con in testa il sindaco e la giunta comunale, gli antichi ordini militari e cavallereschi, parte dalla Chiesa di Sant'Agata alla Fornace in Piazza Stesicoro, detta a caccaredda, ovvero la fornace in cui sarebbe stata martirizzata sant'Agata, per raggiungere, attraverso la via Etnea e piazza Duomo, la Cattedrale di sant'Agata.
La processione ha inizio con la sfilata in corteo delle undici cannalore, questa volta non seguite dalla banda. Seguono l'arcivescovo metropolita, i capitoli delle basiliche Cattedrale e Collegiata, il sindaco con la giunta comunale, autorità civili e militari oltre al clero dell'arcidiocesi. Il sindaco si reca alla chiesa di San Biagio, su di una carrozza settecentesca del Senato catanese assieme ad alcuni membri della giunta mentre altre autorità prendono posto in una seconda carozza più piccola, per portare le chiavi della città alle autorità religiose. Da alcuni anni le due carrozze sono esposte in permanenza nell'atrio del Palazzo degli Elefanti, la sede del municipio di Catania.
Questo primo giorno si conclude la sera “a sira ‘o tri” a Piazza Duomo con un concerto e uno spettacolo pirotecnico.
_________________________________________________________
4 febbraio
MESSA DELL’AURORA E PROCESSIONE FUORI LE MURA
(giro esterno della città)
I festeggiamenti del giorno 4 hanno inizio con la messa dell'aurora. Essa rappresenta la prima funzione religiosa in onore della Santa.
Con la chiesa invasa dai fedeli con il camice bianco, si assiste prima all'uscita del simulacro e dello scrigno dalla camera blindata la "Cameretta" in cui vengono conservati.
Viene poi portato il mezzobusto contenente le reliquie sull'altare maggiore ed ha inizio la messa detta dell'aurora. Durante il tragitto dalla camera del tesoro all'altare maggiore viene intonato l'inno di sant'Agata.
Alla fine della messa, il fercolo con sant'Agata, preceduto dalle cannalore, inizia il giro esterno della città. La prima parte del percorso si snoda sotto Porta Uzeda con 'a calata da marina e poi in via Dusmet passando sotto i bastioni delle cinquecentesche mura di Carlo V. Qui fino agli anni settanta avveniva un lancio di fettucce colorate da parte dei seminaristi. I platani sottostanti, spogli di foglie data la stagione, si rivestivano così di nastri colorati creando una fantastica immagine cromatica.
Il fercolo prosegue poi per le altre strade del giro esterno della città fra due straboccanti ali di folla. Nel corso del giro effettua una sosta in piazza Carlo Alberto davanti al Santuario della Madonna del Carmine. Raggiunge poi la piazza Stesicoro dove si trovano i luoghi che ricordano il martirio di sant'Agata. Qui infatti esistono la Chiesa di Sant'Agata al Carcere e la Chiesa di Sant'Agata alla Fornace in cui la vergine Agata subì il martirio. A questo punto c'è l'avvenimento più caratteristico della giornata. Lungo a cchianata de' Cappuccini, il fercolo di sant'Agata viene trainato di corsa fino al culmine della stessa, giungendo così dinanzi alla Chiesa di san Domenico, nella omonima piazza.
Raggiunta la Chiesa di Sant'Agata la Vetere, la prima cattedrale di Catania, la processione si ferma qui per alcune ore. Verso sera, dopo una messa nella piccola Chiesa di Sant'Agata la Vetere, riprende il giro esterno della città che attraversa i quartieri dell' antico corso, dei cappuccini, del 'u futtinu, di san Cristoforo e degli Angeli custodi, per rientrare in cattedrale, alle prime luci dell'alba e negli ultimi anni la mattina del giorno 5. Qui si da luogo a fantasmagorici spettacoli di fuochi pirotecnici.
USCITA PIAZZA DUOMO
ARCHI DELLA MARINA
PIAZZA DEI MARTIRI
PIAZZA IOLANDA
PIAZZA CARLO ALBERTO
PIAZZA STESICORO
SALITA CAPPUCCINI
VIA PLEBISCITO
PIAZZA PALESTRO
SAN CRISTOFORO
CALATA DELLA MARINA
___________________________________________________
5 febbraio
(giro interno)
La festa ha inizio con il solenne pontificale, concelebrato dai vescovi di tutta la Sicilia, in presenza del legato pontificio che è solitamente un cardinale. Partecipano il clero catanese al completo, le autorità civili e militari ed il popolo dei fedeli.
Nel pomeriggio, verso le diciotto, ha inizio il giro interno della città. Il fercolo percorre la via Etnea fino al Giardino Bellini, per deviare poi in via Caronda che percorre fino ad arrivare in piazza Cavour o, come dicono i catanesi, 'u bbuggu dove, davanti alla Chiesa di Sant'Agata al Borgo, ha luogo uno spettacolo pirotecnico.
Alla fine la processione scende, lungo la via Etnea, verso la cattedrale fino ai Quattro canti dove gira a destra per effettuare di corsa a cchianata 'i Sangiulianu
Questo è il momento topico dal punto di vista spettacolare. Il fercolo trainato di corsa dai citatini raggiunge la sommità della salita fra due ali di folla plaudente. Per via dei
Crociferi, la più bella strada barocca di Catania, il fercolo si avvia verso la cattedrale. Viene effettuata l'ultima sosta davanti al convento delle suore
benedettine che, da dietro le grate del loro monastero, intonano dei canti a sant'Agata. Quindi, quando il sole sta per sorgere (o, più spesso, quando è già sorto da molte ore),
sant'Agata fa rientro in cattedrale salutata da un nutrito spettacolo pirotecnico.
USCITA PIAZZA DUOMO
COLLEGIATA
PIAZZA STESICORO
VILLA BELLINI
VIA CARONDA
PIAZZA CAVOUR
VIA SAN GIULIANO
CANTO DELLE SUORE VIA CROCIFERI
RIENTRO PIAZZA DUOMO